Le città e i segni
Dalla città di Zirma i viaggiatori tornano con ricordi ben distinti: un negro cieco che grida nella folla, un pazzo che si sporge dal cornicione d'un grattacielo, una ragazza che passeggia con un puma legato al guinzaglio. In realtà molti dei ciechi che battono il bastone sui selciati di Zirma sono negri, in ogni grattacielo c'è qualcuno che impazzisce, tutti i pazzi passano le ore sui cornicioni, non c'è puma che non sia allevato per un capriccio di ragazza. La città è ridondante: si ripete perché qualcosa arrivi a fissarsi nella mente. Torno anch'io da Zirma: il mio ricordo comprende dirigibili che volano in tutti i sensi all'altezza delle finestre, vie di botteghe dove si disegnano tatuaggi sulla pelle ai marinai, treni sotterranei stipati di donne obese in preda all'afa. I compagni che erano con me nel viaggio invece giurano d'aver visto un solo dirigibile librarsi tra le guglie della città, un solo tatuatore disporre sul suo panchetto aghi e inchiostri e disegni traforati, una sola donna-cannone farsi vento sulla piattaforma d'un vagone. La memoria è ridondante: ripete i segni perché la città cominci a esistere.
“All I’m askin’ is for a little respect”
“Tradire il grande fratello”, una pietra alla volta
Tradire il Grande Fratello di Leta Hong Fincher è stato pubblicato da Add editore non a caso l’8 marzo 2024. Il libro, infatti, gira attorno all’arresto delle “cinque femministe”, avvenuto il 6 marzo di nove anni prima in Cina, ufficialmente con l’accusa di aver creato disordine dopo aver distribuito materiale…
Consigli del mese di gennaio 2025
#4_PACE
una pallida icona La rubrica che state leggendo, Riflessi, prende ispirazione dalla memoria e dal riverbero delle parole. Quante volte sentiamo (o non sentiamo) una parola, quante volte una parola viene ripetuta, svuotata di significato, usata, spiegata, fraintesa etc. Soprattutto in un’epoca come la nostra, quella della iper-comunicazione digitale, le…