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Pubblicato dalla Parlophone, Pablo Honey è stato il primo album in studio del gruppo britannico Radiohead, fra i influenti sulla scena rock degli anni ’90 e 2000.
All’origine del nome dell’ album, una musicassetta contenente una serie di scherzi telefonici ad opera dei Jerky Boys, nota band newyorkese. Uno scherzo iniziava, infatti, con un membro della band che, telefonando ad un certo Pablo, fingendosi la madre, esordiva così: “Pablo, Honey…” Lo scherzo piacque così tanto a Thom Yorke, da decidere che Pablo, honey fosse il nome più adatto per l’album d’esordio dei Radiohead.
Famoso soprattutto per il singolo Creep – che fece venir fuori i Radiohead dalla scena underground – l’album conteneva anche altre famose tracce come Anyone Can Play Guitar, Stop Whispering e Blow OuOut, che contribuirono al suo successo ed a quello della band.
Nonostante questo, però, Pablo Honey è spesso considerato – da critica e pubblico – come una delle opere meno importanti del gruppo inglese, il cui stile (grazie anche alla collaborazione con il produttore Nigel Godrich), già dall’album seguente, si è presto evoluto in quelle sonorità più complesse che oggi ben conosciamo e che lo caratterizzano, tanto da sembrare ben lontane da quelle del lavoro d’esordio.
Va ricordato, però, che è proprio in Pablo Honey che tali sonorità conoscono i propri esordi. Non a caso, You – uno dei primi successi di Pablo Honey – si avvale di una struttura musicale molto rara, i 23/8, che i Radiohead riprenderanno poi anche negli album Kid A e Amnesiac.