A Tale of Beatrix Potter: scrittrice, illustratrice, scienziata e naturalista!

Tutti siamo cresciuti con i libri delle favole. Ma la narrativa per l’infanzia è ancora un genere, forse, troppo sottovalutato. Eppure, questi sono fra i libri più importanti per la formazione di un bambino: il primo approccio alla lettura, il primo modo con cui poter sviluppare la propria fantasia. Sono i libri che da adulti,  più portiamo nel cuore. Proprio per questo, importantissime sono le illustrazioni che ancorano nella mente storie e ricordi. 

Pertanto, oggi parleremo di favole con animaletti in costume, colorati di tinte pastello che riportano all’innocenza dell’infanzia e che hanno fatto sognare i bimbi di tutto il mondo. Parleremo soprattutto della loro autrice. Quella donna coraggiosa, emancipata, anticonformista che andò contro i principi maschilisti ed il perbenismo dell’epoca vittoriana,  e sfidò la comunità scientifica di fine ‘800. Fu naturalista e ambientalista  preservando e celebrando il paesaggio e la vita della campagna inglese.

Signore e signori, ecco a voi: Beatrix Potter!

Beatrix Potter

Biografia

Helen Beatrix Potter nasce il 28 luglio 1866 da una ricca famiglia di Londra. Il padre era un avvocato con la passione della fotografia artistica e la madre proveniva da una famiglia di facoltosi mercanti americani. Beatrix , cresce, quindi, in una bella dimora nel prestigioso e storico di West Brompton. Ma cresce in solitudine, con il fratello minore Walter come unico compagno di giochi. 

A causa di una rigida educazione, infatti, i due fratellini crebbero sempre sotto la stretta sorveglianza delle governanti e con scarsi contatti con altri bambini e con il mondo esterno. Poiché la sua era una famiglia dalla mentalità chiusa e snob, a Beatrix non fu permesso di  frequentare la scuola e ricevette un’educazione esclusiva e privata, cresciuta da governanti (da cui impara francese, tedesco e latino) e istruita da precettori. L’amore per il disegno la coglie da piccolissima. Viene, quindi, seguita da un insegnante privato, che le dà lezioni di disegno e pittura. Ma Beatrix, non ama seguire gli insegnamenti del suo maestro e si dedica all’acquarello, sviluppando una tecnica ed un suo stile propri, con cui poter creare i mondi che immagina. Nonostante i tanti interessi e la propensione allo studio, però, poiché,  per i rigidi precetti vittoriani, le uniche attività a cui le donne potevano dedicarsi erano solo quelle domestiche, l’istruzione di Beatrix viene interrotta all’età di quindici anni. La ragazza, allora, alla pittura unisce la stesura regolare di un diario in cui, con codice segreto (decodificato solo 20 anni dopo la sua morte), non solo allena la scrittura, ma si sfoga e, commenta, in modo piuttosto critico, la società in cui vive.

Beatrix Potter, a 15 anni con il suo cane – foto di Rupert Potter, c.1880– 1. print on paper. Linder Bequest. © Victoria and Albert Museum, London, courtesy Frederick Warne & Co Ltd.

Continua, però, a coltivare per conto proprio i numerosi interessi e gli studi delle lingue, della letteratura, della scienza e della storia, dimostrando sempre una grande dedizione. Cresce leggendo le fiabe classiche, i racconti di Esopo, le novelle dei fratelli Grimm, di Andersen, le opere di Shakespeare, ed è affascinata dalle illustrazioni di Sir John Tenniel

Fu proprio grazie alle favole che Beatrix sviluppa la sua vivida fantasia. I suoi primi disegni furono proprio illustrazioni di fiabe come Cenerentola, La bella addormentata nel bosco e Alì Babà e i quaranta ladroni. Per compensare la solitudine Beatrix e Walter ebbero numerosi animali domestici: topolini, cani, gatti, ma anche farfalle, porcospini e pipistrelli. Si divertivano a giocare con loro, ad osservarli, a studiarli o a disegnarli in modo semplice, ma realistico. I disegni erano poi accompagnati da qualche riga per narrare le loro avventure cittadine o campagnole. I primi modelli furono i suoi coniglietti: Benjamin Bouncer, che amava mangiare fette di pane imburrato e che seguiva la famiglia in vacanza e Peter Piper, che accompagnava Beatrix dappertutto. 

L’amore per il mondo naturale, gli animali e la loro attenta osservazione nasce, dunque, sin da bambina. Luoghi importanti per lo sviluppo e la nascita delle sue illustrazioni,  furono la Scozia e il Lake District, dove, ogni anno la Potter trascorreva le vacanze estive insieme alla famiglia. Questi luoghi le fecero conoscere da vicino il mondo naturale, fornendole modelli sempre nuovi per i suoi personaggi. Lì era libera di esplorare la campagna e poteva così osservare da vicino non solo gli animali, ma anche le piante e gli insetti che, con grande abilità e creatività, poi riproduceva in dettagliatissimi schizzi. 

Dall’amore per la natura, nacque la sua passione per le scienze naturali e la botanica, in particolare per la micologia. Oltre ai suoi disegni di animali,  illustra insetti, fossili, reperti archeologi e funghi. Lo studio dei funghi la porta a condurre esperimenti scientifici sulle spore e a sviluppare nel 1885 una teoria sulla geminazione e l’ibridazione delle Agaricacee. Nel 1890 realizza anche una serie di illustrazioni di funghi e spore: 270 acquarelli, in cui i funghi sono realizzati con minuzia. 

Ma una donna istruita, capace di scrivere un saggio scientifico, di esporre i propri articoli scientifici e desiderosa di frequentare gli ambienti accademici era uno scandalo. È il 1896, lo zio Henry Enfield Roscoe la propone come studentessa per la Linnean Society di Londra ai Kew Gardens. Ma il direttore dei Kew Garden non ci pensa proprio a dare credito ad una donna in un’epoca in cui le donne erano considerate intellettualmente inferiori agli uomini. Così, la Linnean Society non le permise di presentare i suoi studi sulle spore fungine al proprio consiglio di scienziati  e anche l’Accademia di scienze britannica la Royal Society, rifiutò di pubblicare le sue illustrazioni. La carriera da scienziata di Beatrix fu così distrutta prima di iniziare. Unica consolazione resteranno la scrittura ed il disegno. 

Così, nel 1890, inizia a guadagnare denaro illustrando cartoline natalizie. In quegli anni, non prevedendo soggetti religiosi, questo tipo di cartolina, si presentò subito perfetta per ospitare i piccoli animali realizzati da lei, andando a braccetto con i gusti e le mode del periodo. Contemporaneamente, l’impresa di Hildesheimer e Faulkner acquista alcuni dei suoi disegni che ritraevano il coniglietto Benjamin Bunny per illustrare le poesie di Frederic Weatherly. Beatrix non solo disegna, ma scrive anche molte storie. Riprende i disegni di fiabe e animali che disegnava nei boschi da bambina, ma, soprattutto, le storie di coniglietti, gattini, rospi e scoiattoli che, nel corso degli anni, erano sono stati i soggetti delle lettere con cui rallegrava i figli di Annie Carter Moore, la terza delle sue governanti.

Lettera ai bambini di Annie Carter Moore, contenente Peter Rabbit

Con Annie, aveva instaurato da anni un solido rapporto di amicizia e sarà proprio Annie a spingere ed incoraggiare Beatrix a pubblicare le sue storie e i suoi disegni. I suoi bimbi, adoravano Beatrix, non perdevano occasione di leggere le avventure degli animaletti del bosco e, proprio in un racconto inviato per posta a Noel (il primogenito di Annie), era contenuta la storia di quello che fu il racconto di maggior successo dell’artista: The Tale of Peter Rabbit. Beatrix, finalmente, convinta delle sue capacità, insegue, allora, i propri sogni e ormai decisa a diventare un’illustratrice per bambini, scrive ed illustra The Tale of Peter Rabbit. Rifiutata da ben sei editori, pubblica il libro, a sue spese, nel 1901, con una tiratura di 250 copie in bianco e nero. Poiché i bambini erano liberi da pregiudizi e dalla mentalità sessista del tempo, le travolgenti storie di Beatrix sono subito un successo e tutte le copie del libro vanno a ruba in breve tempo. Una di esse, finisce sulla scrivania dell’editore  Norman Warne. Questi ne è subito entusiasta tanto da avventurarsi nel mercato di libri per bambini, pubblicando la storia di Peter, ma a colori. È il 1902 e The tale of Peter Rabbit è un successo, merito del suo formato tascabile (adatto alle manine dei più piccini), al prezzo economico, alle sue illustrazioni e all’uso di un linguaggio attento e curato.

The Tale of Peter Rabbit, Prima edizione, 1902

Beatrix è ora famosa e apprezzata da pubblico e critica. Rispolvera i racconti realizzati per i Moore e pubblica un libretto all’anno: The Tale of squirrell Nutkin, The tailor of Gloucester, A tale of Jeremy Fisher The Tale Of Two Bad Mice

Ma si distingue anche per spirito imprenditoriale: progetta, infatti, numerosi gadget (pupazzi dei suoi personaggi, giochi da tavolo, coperte per bambini, carta da parati e servizi da tè), riuscendo così ad arricchirsi. Con il successo, arriva anche l’amore! Beatrix e Warne si innamorano e, nonostante il parere contrario dei genitori di lei, si fidanzano nel 1905. Progettano la loro vita insieme e desiderano acquistare la residenza di Hill Top (nel Lake District ), ma la vita non è una fiaba e Norman muore di leucemia a 37 anni, poco prima delle nozze. Beatrix si allontana, allora, dai  genitori e nonostante  il dolore, persegue i suoi obiettivi: acquista Hill Top e continua a lavorare. Ha, finalmente, la sua indipendenza: ha pubblicato sei libri di successo e guadagna dai diritti d’autore. Continua, poi, ad espandere Hill Top e ad accudire numerosi animali, fonte di ispirazione per nuovi racconti, come The Tale of Jemima Puddle-Duck , The Tale of Mister Tod e The tale of Tom kitten. Nel 1905, con il ricavato dei libri ed il lascito di una zia, acquista una fattoria a Sawrey. Innamorata di quei luoghi, il suo desiderio è di conservare il paesaggio delle colline inglesi e decide, quindi, di acquistare altre fattorie. Non riuscendo a gestire da sola gli acquisti e la burocrazia che ne consegue, affida tutto all’ avvocato William Heelis, divenendo, così, una delle più influenti proprietarie terriere e sostenitrice della tutela del Lake District

Il rapporto con Heelis si tramuta ben presto in amore e, nonostante l’ennesima opposizione dei genitori, la coppia si sposa nel 1913 e si ritira a vivere a Sawrey circondata da cani, gatti ed dal porcospino Mrs. Tiggy-Winkle

L’impegno della scrittura, però, viene sempre meno, sostituito dall’allevamento delle pecore e dalla cura dei suoi possedimenti per preservare flora e fauna locali. Ma verrà ancora meno negli anni 20, quando Beatrix inizierà ad accusare problemi di vista. Aumenterà, però, in lei, anche il timore che la modernità possa distruggere la natura. Così, durante la seconda guerra mondiale, alla sua morte, sopraggiunta il 22 dicembre del ‘43 per una polmonite, lascerà i suoi disegni micologici alla Biblioteca del Museo di Armitt ad Ambleside e farà un immenso lascito ambientale al National Trust inglese (ora incluso nel National Park of Lake District) composto da quattromila acri di terre, sedici fattorie, cottage, mandrie di bestiame e pecore Herdwick. 

Il Mondo di Beatrix Potter, volume (1)

The Tale of Peter Rabbit è stato tradotto in 25 lingue ha venduto oltre 80 milioni di copie, ed i 23 libri e le illustrazioni di Beatrix  sono stati tutti raccolti nel prestigioso volume intitolato Il mondo di Beatrix Potter, mentre i disegni ed illustrazioni originali della Potter sono conservati al Victoria and Albert Museum di Londra.

Pittura, stile e caratterizzazione dei personaggi

Le illustrazioni dei libri di Beatrix Potter sono realizzate con la tecnica dell’acquerello e dell’incisione e fanno parte di racconti ambientati nelle campagne inglesi, con protagonisti gli animali domesticida fattoria e selvatici che Beatrix incontrò nelle sue vacanze estive o con cui convisse per anni. 

The Tale of squirtell Nutkin, Beatrix Potter
The Tale of squirtell Nutkin, Beatrix Potter
The Tailor of Gloucester, Beatrix Potter
The Tailor of Gloucester, Beatrix Potter
The Tale of Jeremy Fisher, Beatrix Potter (2)
The Tale of Jeremy Fisher, Beatrix Potter (2)
The Tale of two-bad mice, Beatrix Potter
The Tale of two-bad mice, Beatrix Potter
The Tale of JemimaPuddle-Duck, Beatrix Potter
The Tale of JemimaPuddle-Duck, Beatrix Potter
The tale of Tom kitten, Beatrix Potter
The tale of Tom kitten, Beatrix Potter
The Tale of Mister Tod, Beatrix Potter
The Tale of Mister Tod, Beatrix Potter
The Tale of Tom Kitten, Beatrix Potter
The Tale of Tom Kitten, Beatrix Potter

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In questi dolci racconti pieni di fantasia, gli animali sono antropomorfizzati, sia nelle abitudini, che nelle azioni quotidiane. Parlano e indossano marsina, cappellini, cuffietta e scarpette. Non appaiono, però, stereotipati, come nelle fiabe, ma, disegnati minuziosamente: sono incredibilmente realistici in fattezze e comportamenti. Infatti, anche se ritratti come gli uomini, nascondono un’indole selvaggia, come è nella loro natura. Protagoniste sono spesso  le famiglie: madri premurose e attente con piccoli disobbedienti e voglia di avventura, come Peter il coniglio. E non mancano, poi, gli esseri umani, spesso crudeli ed incapaci di convivere con la natura come Mr. McGregor, l’umano che del papà di Peter coniglio ne ha fatto un pasticcio. I racconti, pur costituendo storie a sé stante, spesso, si rimandano fra loro con collegamenti e richiami tra i personaggi. Sono racconti semplici, spesso arricchiti da rime, versi, colpi di scena, momenti comici e parti in dialetto. Seppur vittoriani, sono testi che anticipano il modernismo, poiché la Potter parla direttamente ai lettori senza dare una morale, è spesso ironica e dalla parte dei deboli ma, soprattutto, rifiuta quei valori vittoriani contro cui combatté tutta la vita.  

La storia di  Beatrix Potter è un monito per tutti! Dimostra come con talento, passione e perseveranza, la vita può prendere svolte inaspettate e di come, sapendo osare, grandi cose possono sempre nascere dai nuovi inizi! 

Fonti consultate

Beatrice Rossi, Helen Beatrix Potter, enciclopediadeledonne.it;

Chiara Cabitta, Beatrix Potter: La Natura e l’ orgoglio, mangialibri.com;

Roberta Pisa, La storia di Beatrix Potter, botanica, illustratrice per bambini e ambientalista, artribune.com;

Dalila Forni, Beatrix Potter e il suo magico mondo: Favole illustrate tra natura e fantasia, frammentirivista.it; 

Gianluca Bauzano, Beatrix Potter ambientalista e scienziata. Ma anche maestra di vita, corriere.it;

Antonia Romagnoli, Buon compleanno Beatrix Potter!,  Missdarcy.it, 

The Beatrix Potter society, beatrixpotter.org.uk;

Beatrix Potter, settemuse.

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