Il pane di Carletto e di tutta quanta l’Inghilterra, ne vanno tutti ghiotti e probabile che sia patrimonio nazionale. Anche se – rimanga tra di noi altrimenti si offendono – è nato negli Stati Uniti ad inizio del secolo scorso ed è una versione della bruschetta rivisitata dagli immigrati italiani.
Un piatto povero, perché l’aglio al supermercato te lo tirano in faccia ed il burro, a patto che non se ne metta una quantità industriale, ti fa scansare l’abbonamento della palestra.
I luciferini lo considerano un contorno, e questo è un male. Ripetiamo tutti insieme: il pane all’aglio NON è il contorno della pasta.
Incredibile pure che si debbano fare ‘ste puntualizzazioni. Anyway, ora che abbiamo tirato la somma delle somme possiamo proseguire.
Però oh, il pane all’aglio è buono e bravo e ti aiuta in molti modi: tanto per cominciare tiene lontani i vampiri, pure gli spasimanti che ti fanno fare ‘Meh!’ e – ragionevolmente – scaccerebbe anche Charles III se mai, in una notte di luna piena, ti dovessi imbattere nel losco figuro all’interno della boscaglia.
Chef Zirma ti propone la sua variante che ha quella vivacità tipicamente italiana di cui è stato ingiustamente privato.
È una ricetta per coraggiosi.
Ma so che tu lo sei.
Ti serviranno:
- Pane quanto ne vuoi
- Aglio a sentimento
- Margarina, più leggera del burro
- Fichi q.b.
- Miele
- Prezzemolo
- Pepe nero
- Sale
Inizia preriscaldando il forno in modalità grill a 170/180° e nel mentre affetta tutto il pane (considerando che ogni fetta dovrà avere lo spessore di circa un dito e mezzo) e con la punta del coltello fai qualche piccola incisione sulla mollica. Ovviamente solo dal lato in cui spiattellerai il condimento.
Pela l’aglio, levagli l’anima esattamente come l’attesa del trono ha fatto con Charles e taglialo a coltello. In una ciotolina mescola un cucchiaio di margarina assieme all’aglio, ad un pizzico di sale e ad una presa di prezzemolo, sempre tritato finemente. Sì, se hai quello surgelato va bene uguale.
N.B. – Per ogni panino tipo pesciolino considera un cucchiaio di margarina ed un paio di spicchi d’aglio. In UK le quantità di parte grassa sono maggiori, ma noi siamo italiani e non vogliamo le arterie ostruite. Almeno, non in maniera così banale.
Adesso che hai ottenuto il tuo mix pestilenziale puoi spalmarlo su ogni fetta, poi piazza il pane sulla leccarda e informa. Tempo di cottura? Boh. Controlla ogni tanto, devono essere dorate tipo i crostini-snack che compri al supermercato.
Quando lo saranno, tirale fuori dal forno e lascia che si raffreddino.
Decapita i fichi del picciolo, se non sono bio ti tocca anche pelarli. Tagliali a listarelle, fettine, dadini, fa’ un po’ come ti pare… e se il taglio non viene perfetto bon, tanto meglio perché avranno un fascino più rustico!
Una volta che il pane si sarà raffreddato, disponi sopra qualsiasicosa di fichi tu abbia ottenuto. Completa con una strisciata di miele ed un pizzico di pepe nero.
Et voilà, hai fatto il ricettone!
Oggi e sempre: God save the Vampire!