Coming out è un’espressione inglese il cui significato è venire fuori e fa riferimento al dichiarare apertamente il proprio orientamento sessuale o identità di genere. Questa terminologia viene spesso confusa con quella di outing: se nel primo caso si parla di una scelta deliberata, nel secondo si tratta della divulgazione delle informazioni riguardo una persona da parte di terzi. Quest’ultima espressione significa infatti buttare fuori ciò che il soggetto voleva rimanesse privato, ed è quindi spesso un atto che potrebbe essere non gradito all’individuo in questione. Per il coming out non esiste un’età precisa, può avvenire in qualunque momento della vita del soggetto e quando meglio si sente pronto, difatti è un atto spontaneo ma anche delicato che deve essere pienamente rispettato soprattutto da amici, parenti e conoscenti .
Secondo uno studio americano del 1998, il coming out ha effetti positivi sulla vita dell’individuo in quanto permette l’aumento della propria autostima, la diminuzione dell’ansia e la costruzione di rapporti maggiormente basati sulla fiducia, ma anche un maggiore coinvolgimento all’interno della comunità LGTBQ+. Questo venir fuori è spesso legato anche ad una questione di orgoglio – pride, appunto – poiché coloro che sono orgogliosi della propria sessualità ed identità di genere hanno anche una vita più soddisfacente.
Ciao Valerie…. mi sono innamorato del mio migliore amico! Lo conosco da tanti anni e so per certo che non gli piacciono gli uomini, ha pure una ragazza e qualche giorno fa abbiamo litigato perché mi ha dato buca per stare con lei e ho paura che da questo ha capito che c’è qualcosa che non va. Mi sento in colpa per quello che provo, non è solo attrazione….. mi sento bloccato, non so se dirgli cosa sento per lui e rischiare di rovinare l’amicizia o se tenere tutto per me e sperare che passi, anche se mi fa male. Cosa posso fare??
Caro amico, non ti sei presentato col tuo nome ma va bene lo stesso. La prima cosa che mi colpisce della tua lettera sono le parole “ha capito che c’è qualcosa che non va” e tutto ciò mi fa pensare che tu sia timoroso di un rifiuto da parte sua, non solo dei tuoi sentimenti come hai lasciato intendere più avanti, ma forse anche di mantenere un’amicizia con te. Il senso di colpa potrebbe essere dovuto alla paura di rovinare il rapporto con lui? Credo che la contraddizione in te sia evidente: da un lato vorresti dirgli ciò che provi ma questo potrebbe comportare un allontanamento da parte sua, non tanto per la tua omosessualità, ma per il fatto che vi sono ei sentimenti di mezzo. Quello che penso è che stare in una situazione di stasi sia comunque una sofferenza.
Qualsiasi cosa va affrontata, poiché con l’evolversi di una situazione evolviamo anche noi, ed un nuovo assetto soprattutto se positivo – se abbiamo un briciolo di ottimismo – potrebbe renderci più sereni. Per cui fatti coraggio e, qualora tu capissi che è il momento di aprirti, fallo senza timore! Se lui è tuo amico e ti vuole bene allora ti accetterà,e di questa faccenda dei sentimenti ne discuterete insieme. Fare coming out con lui sicuramente ti aiuterà a sentirti meglio in quanto il non potersi esprimere crea disagio.
Ti faccio i migliori auguri per tutto, Valerie
Per approfondire:
Jordan, K. M., & Deluty, R. H. (1998). Coming out for lesbian women: Its relation to anxiety, positive affectivity, self-esteem and social support., Journal of Homosexuality, 35(2), 41–63.
https://doi.org/10.1300/J082v35n02_03
Corrighan P., Mathews A. (2003) Stigma and disclosure: Implications for coming out of the closet, Journal of mental health, 1. https://doi.org/10.1080/0963823031000118221