Sapevate che S. Valentino non è l’unica festa dedicata all’amore? Esiste una festa ancora più antica, si chiama Dragobete, si festeggia il 24 febbraio e nasce nell’antica Dacia, l’odierna Romania.
Trae, infatti, le sue origini dalla mitologia dei Daci per i quali Dragobete era un dio campestre dalla doppia natura (zoomorfa e antropomorfa), talmente bello da avere sembianze angeliche e per questo invisibile agli occhi impuri degli umani. Dalla sua doppia natura deriva poi anche la doppia natura della festa a lui dedicata: non festa degli innamorati, ma dell’amore (soffio vitale di tutte le creature e della natura stessa), quindi, anche festa di fertilità e di rinascita che sancisce l’arrivo della primavera.
La festività viene ancora celebrata nei villaggi con riti propizi alla fecondità, come la raccolta di piante da utilizzare per le magie d’amore. Ma è soprattutto un giorno di tradizioni, usanze e credenze popolari per propiziarsi 365 giorni d’amore e di abbondanza. Nel giorno di Dragobete tutti vestono, dunque, gli abiti tradizionali, si balla la hora (danza tipica in cui tutti si tengono per mano) e le ragazze lavano capelli e viso con la neve sciolta per rimanere belle tutto l’anno. Nessuno deve piangere o essere triste in questo giorno e si deve essere gentili con le donne. Per un anno ricco, bisogna, poi, pulire casa, ma soprattutto, bisogna onorare la natura, senza sacrificare animali o lavorare la terra ad eccezione del basilico, pianta considerata magica. Il momento più atteso del Dragobete è però quello in cui le ragazze tornano a casa seguite dai loro spasimanti al grido Dragobete bacia le ragazze. Se i ragazzi riescono a raggiungerle e a farsi baciare, si fidanzeranno e superstizione vuole che gli innamorati che si baciano nel giorno di Dragobete saranno uniti per l’eternità!