Holland rocks!

Se è vero che quando pensiamo all’Olanda non possiamo non pensare a campi sterminati di tulipani colorati puntellati di mulini a vento e, si sa, anche alla legalizzazione delle droghe leggere, tale immagine stereotipata lascia da parte caratteristiche importanti e fortemente pregnanti del Paese.

Sicuramente non si può non parlare, infatti, della postura dei Paesi Bassi a livello internazionale, e, in particolar modo, all’interno dell’Unione Europea, di cui sono stati anche fondatori, insieme a Italia, Repubblica Federale Tedesca, Belgio, Francia e Lussemburgo. La sua rigorosità soprattutto in campo economico ha valso loro l’appellativo di Paese frugale, con il quale gli italiani ha avuto più di un battibecco. E sì, perfino l’allora Presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi ha avuto a ridire con gli olandesi.

La situazione sembra tuttavia essere cambiata nel Paese, soprattutto da quando nel governo guidato da Mark Rutte nel 2021 scoppiò uno scandalo e, con le elezioni che ne seguirono in seguito alle dimissioni dell’intero governo, molto spazio hanno guadagnato gli esponenti del partito Democratici 66, partito europeista moderato che ha contribuito ad ammorbidire le posizioni rigoriste del Paese. Sarà anche per questo motivo, probabilmente, che anche gli olandesi hanno acconsentito ad approvare il Next Generation EU, il piano di aiuti proposto dalla Commissione Europea per far fronte alla crisi economica scatenata dall’avvento della pandemia da Covid-19.

Troppo poco si sente invece discutere delle good practices che il Paese sta implementando e che lo rendono uno dei più all’avanguardia in molti campi, tra cui spicca sicuramente quello energetico. Secondo il Green future index pubblicato nel 2022 dalla MIT Technology review insights, infatti, i Paesi Bassi si collocano al terzo posto nel mondo per capacità di produrre basse emissioni di carbonio in futuro; ciò è potuto accadere soprattutto grazie ai recenti investimenti nel campo e per l’adozione di politiche volte a mitigare gli effetti del cambiamento climatico.

La guerra in Ucraina, piovuta come un fulmine a ciel sereno per tutta la comunità internazionale, ha trovato il Paese dipendente per circa il 15% dalle importazioni di gas naturale dalla Russia. Per questo motivo, gli sforzi si sono concentrati sulla ricerca di alternative energetiche, tra cui la costruzione di due centrali nucleari, che andrebbero ad aggiungersi ad altre fonti di energia su cui i piani di sviluppo olandesi già insistevano, in particolare quella solare, quella eolica e quella geotermica.

Tuttavia, nonostante gli sforzi del paese per essere un esempio a livello mondiale in campo energetico e nel contrasto al cambiamento climatico, è opportuno precisare come questo non valga sotto tutti gli aspetti. Per quanto concerne infatti l’inclusione e la tolleranza nei confronti degli stranieri, considerato che il Paese è ormai da tempo meta di importanti flussi migratori (si pensi che su una popolazione di poco più di 17 milioni di persone, quasi 2,5 milioni sono di origine straniera), l’Olanda ha visto un aumento della xenofobia negli ultimi anni.

Politici di estrema destra come Geert Wilders hanno alimentato la paura e l’odio nei confronti degli immigrati, in particolare dei musulmani, e questo ha portato ad una serie di politiche restrittive nei confronti dell’immigrazione e ad un aumento della discriminazione e della violenza razzista.

È importante notare che la maggior parte degli olandesi respinge queste posizioni estreme e che ci sono molti sforzi per promuovere l’inclusione e la diversità nella società olandese. Tuttavia, la crescente xenofobia deve essere affrontata e contrastata con decisione, poiché mina valori fondamentali, quali, appunto, la tolleranza e il rispetto reciproco su cui si basa la società olandese.

Si sa, però, che non tutti sono perfetti. E non si può tralasciare il fatto che, nonostante i difetti, l’Olanda sia risultata, secondo alcune classifiche, il Paese con il migliore indice di qualità della vita. Quindi perché no, forse sarà il caso di farci una visita almeno una volta nella vita per verificare.

In questa settimana su zirmazine approfondiremo la cultura olandese sotto molteplici punti di vista, sperando di coinvolgervi e di offrirvi uno sguardo su uno dei Paesi che resta, comunque, tra i più all’avanguardia in Europa. Perché, oltre ai mulini a vento, c’è un mondo tutto da scoprire.

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