Se pensiamo al termine taboo nel campo delle relazioni internazionali, è impossibile non parlare di ciò che può più di qualunque altra cosa esasperarle e portare ad una devastante guerra globale. Ha per anni rappresentato il convitato di pietra a tutti i più importanti vertici, e si è tornato a discuterne con particolare insistenza negli ultimi tempi a seguito delle attuali contingenze. Parliamo dunque adesso del nucleare.
Gli esordi del nucleare
Le potenzialità in campo militare furono per la prima volta formulate dal celeberrimo Albert Einstein, sulla base degli studi già prima svolti dal fisico italiano Enrico Fermi, e condivise con l’amministrazione americana nel 1939. Da lì ebbe origine il Manhattan Project, le cui sperimentazioni portarono alla realizzazione della bomba nucleare, il primo esemplare della quale venne fatto esplodere in Nuovo Messico nel luglio 1945. Pare che, nello stesso momento, analoghi studi venissero condotti anche nella Germania hitleriana, i quali, tuttavia, furono presto costretti al termine dal precipitare della situazione sul campo bellico.
I primi (e, alla data attuale, unici) lanci di bombe nucleari vennero effettuati il 6 e il 9 agosto 1945 su Hiroshima e Nagasaki, due centri nevralgici del territorio nipponico, provocando danni incalcolabili e oltre 100.000 morti.