Le città e i segni
Dalla città di Zirma i viaggiatori tornano con ricordi ben distinti: un negro cieco che grida nella folla, un pazzo che si sporge dal cornicione d'un grattacielo, una ragazza che passeggia con un puma legato al guinzaglio. In realtà molti dei ciechi che battono il bastone sui selciati di Zirma sono negri, in ogni grattacielo c'è qualcuno che impazzisce, tutti i pazzi passano le ore sui cornicioni, non c'è puma che non sia allevato per un capriccio di ragazza. La città è ridondante: si ripete perché qualcosa arrivi a fissarsi nella mente. Torno anch'io da Zirma: il mio ricordo comprende dirigibili che volano in tutti i sensi all'altezza delle finestre, vie di botteghe dove si disegnano tatuaggi sulla pelle ai marinai, treni sotterranei stipati di donne obese in preda all'afa. I compagni che erano con me nel viaggio invece giurano d'aver visto un solo dirigibile librarsi tra le guglie della città, un solo tatuatore disporre sul suo panchetto aghi e inchiostri e disegni traforati, una sola donna-cannone farsi vento sulla piattaforma d'un vagone. La memoria è ridondante: ripete i segni perché la città cominci a esistere.
V per vangelo #15
Pare che il termine Evangelo sia la trascrizione del greco εὐαγγέλιον [euan’ghelion] – buona notizia o lieta novella. Pare che indichi non tanto le composizioni ma il loro contenuto, il messaggio della redenzione in Gesù Cristo. Pare che farsi uomo per noi, in tutto simile a noi fuorché nel peccato,…
V per Vangelo #14
Pare che il termine Evangelo sia la trascrizione del greco εὐαγγέλιον [euan’ghelion] – buona notizia o lieta novella. Pare che indichi non tanto le composizioni ma il loro contenuto, il messaggio della redenzione in Gesù Cristo. Pare che farsi uomo per noi, in tutto simile a noi fuorché nel peccato,…
Fare letteratura con ritmo e ironia. Intervista a Cristina Venneri
Ad un anno esatto dall’uscita di Corpomatto, Cristina Venneri – indefessa cultrice degli universi letterari – mi racconta com’è stato quest’anno da autrice edita, parla di letteratura e di lingua letteraria. Viva vivida e fremente la scrittura di Cristina ci ricorda una tradizione letteraria italiana completamente estranea alle miracolose improvvisazioni…
Fabbricare, fabbricare, fabbricare preferisco il rumore del mare
*in copertina: Per ottanta centesimi! di Angelo Morbelli (1895-1897); il titolo è invece un verso dai Canti orfici del poeta Dino Campana. Fabbricare fabbricare fabbricarePreferisco il rumore del mareChe dice fabbricare fare e disfareFare e disfare è tutto un lavorareEcco quello che so fare Pare che con queste parole Dino…
V per Vangelo #13
Pare che il termine Evangelo sia la trascrizione del greco εὐαγγέλιον [euan’ghelion] – buona notizia o lieta novella. Pare che indichi non tanto le composizioni ma il loro contenuto, il messaggio della redenzione in Gesù Cristo. Pare che farsi uomo per noi, in tutto simile a noi fuorché nel peccato,…
QVANDO C’ERA LVI… e altre bufale fasciste
Non è un mistero che il DVCE e il suo entourage abbiano costruito un’impalcatura mitica piuttosto resistente, la cui statuaria presenza riesce ancora oggi ad abbindolare buona parte d’Italia, che servendosi di leggende e bufale, cerca di riabilitare il non–riabilitabile. LVI ha bonificato l’ItaGlia. – La lotta ai luoghi paludosi…