Le città e i segni
Dalla città di Zirma i viaggiatori tornano con ricordi ben distinti: un negro cieco che grida nella folla, un pazzo che si sporge dal cornicione d'un grattacielo, una ragazza che passeggia con un puma legato al guinzaglio. In realtà molti dei ciechi che battono il bastone sui selciati di Zirma sono negri, in ogni grattacielo c'è qualcuno che impazzisce, tutti i pazzi passano le ore sui cornicioni, non c'è puma che non sia allevato per un capriccio di ragazza. La città è ridondante: si ripete perché qualcosa arrivi a fissarsi nella mente. Torno anch'io da Zirma: il mio ricordo comprende dirigibili che volano in tutti i sensi all'altezza delle finestre, vie di botteghe dove si disegnano tatuaggi sulla pelle ai marinai, treni sotterranei stipati di donne obese in preda all'afa. I compagni che erano con me nel viaggio invece giurano d'aver visto un solo dirigibile librarsi tra le guglie della città, un solo tatuatore disporre sul suo panchetto aghi e inchiostri e disegni traforati, una sola donna-cannone farsi vento sulla piattaforma d'un vagone. La memoria è ridondante: ripete i segni perché la città cominci a esistere.
La Leggenda di Colapesce e l’opera di Renato Guttuso per il Teatro Vittorio Emanuele di Messina
Tanta nostalgia degli anni ’90, quando il mondo era l’arca e noi eravamo Noè …
Come spiegare un’epoca a chi non l’ha vissuta? Come raccontare alle nuove generazioni la sensazione di nostalgia che il ricordo di un periodo storico può suscitare? Oggi chiunque, grazie ad internet, può fare ricerche e scoprire cosa andava di moda, che musica si ascoltava, come ci si vestiva, e gli…
Intelligenza artificiale e arte
La via punk dell’Islanda
*foto in copertina – credit: Naomi Rahim Copyright – ©2019 Naomi Rahim Proprio in questi ultimi giorni sto leggendo le lettere che una viaggiatrice di epoca vittoriana – tale Isabella Bird – scrisse alla sorella Henrietta dagli straordinari luoghi che visitò nel corso della sua lunga ed avventurosa vita. Una delle…
15 gennaio 1759. Apre a Bloomsbury il British Museum
* in copertina, The Trustees in the Temporary Elgin Room – Archibald Archer (1819) Tale Sir Hans Sloane, naturalista di nascita irlandese, ha lasciato una collezione di libri, manoscritti, campioni naturali e altri oggetti al Regno Unito tramite il suo testamento. Ma cosa c’entra la donazione di un ricco signore…