Le città e i segni
Dalla città di Zirma i viaggiatori tornano con ricordi ben distinti: un negro cieco che grida nella folla, un pazzo che si sporge dal cornicione d'un grattacielo, una ragazza che passeggia con un puma legato al guinzaglio. In realtà molti dei ciechi che battono il bastone sui selciati di Zirma sono negri, in ogni grattacielo c'è qualcuno che impazzisce, tutti i pazzi passano le ore sui cornicioni, non c'è puma che non sia allevato per un capriccio di ragazza. La città è ridondante: si ripete perché qualcosa arrivi a fissarsi nella mente. Torno anch'io da Zirma: il mio ricordo comprende dirigibili che volano in tutti i sensi all'altezza delle finestre, vie di botteghe dove si disegnano tatuaggi sulla pelle ai marinai, treni sotterranei stipati di donne obese in preda all'afa. I compagni che erano con me nel viaggio invece giurano d'aver visto un solo dirigibile librarsi tra le guglie della città, un solo tatuatore disporre sul suo panchetto aghi e inchiostri e disegni traforati, una sola donna-cannone farsi vento sulla piattaforma d'un vagone. La memoria è ridondante: ripete i segni perché la città cominci a esistere.
Bresson, Capa, Erwitt, Salgado e McCurry: 5 grandi maestri della fotografia del ‘900
Il 19 agosto del 1837 una nuova invenzione fu presentata ufficialmente presso l’Accademia delle scienze e delle arti visive di Parigi: il dagherrotipo, l’antenato della macchina fotografica. Da allora, quel giorno, è riconosciuto come il giorno in cui la fotografia è nata e viene festeggiata. In occasione della giornata Mondiale della fotografia,…
Mi hanno gettato tra gli album dalle cover più brutte e ne sono uscita illesa (almeno credo)
Mio fedelissimo Cafonauta, Radio Astrid ti saluta!Come può uno scoglio arginare il mare io questo non lo so dire, ma posso affermare con stretta convinzione che il detto ‘Il libro non si giudica dalla copertina‘ non sempre è veritiero. O popolo: ci hanno propinato questa soave bugia, ci hanno fanno…
La corsa allo spazio dagli anni 50 ad oggi: attori, obiettivi e prospettive future
AIR e Méliès: quando Le Voyage dans la Lune venne cosparso di melodia e colore
Ho sempre pensato che legare desideri ad una stella cadente fosse una pratica esageratamente stereotipata, perciò ho affidato i miei alla Luna che forse di stereotipato ha qualcosina in più. Poi ammettiamolo, stiamo parlando di una cosa impegnativa: ogni favola ci ha insegnato che bisogna prestare attenzione a ciò che…
Quando le stelle sono nella giusta posizione
Chi sfogli appena l’immane corrispondenza di Lovecraft troverà praticamente ovunque minuziose descrizioni dei suoi sogni, i quali annotava anche altrove, in un taccuino, e utilizzava come spunto per i suoi racconti, lamentando per di più spesso che il problema intrinseco a una loro trasposizione precisa in weird fiction fosse puramente…
Uno spuntino spaziale: crudo e cantalupo
Questa storia del cibo in orbita mi ha mandata fuori di testa questa settimana. Te lo immagini? Fluttuare a mezz’aria mentre cerchi di spalmare la maionese sul panino, o peggio mentre guardi inerme il tuo cibo svolazzare intorno a te in preda ad una fame boia. Allora mi sono chiesta:…