Le città e i segni

Dalla città di Zirma i viaggiatori tornano con ricordi ben distinti: un negro cieco che grida nella folla, un pazzo che si sporge dal cornicione d'un grattacielo, una ragazza che passeggia con un puma legato al guinzaglio. In realtà molti dei ciechi che battono il bastone sui selciati di Zirma sono negri, in ogni grattacielo c'è qualcuno che impazzisce, tutti i pazzi passano le ore sui cornicioni, non c'è puma che non sia allevato per un capriccio di ragazza. La città è ridondante: si ripete perché qualcosa arrivi a fissarsi nella mente. Torno anch'io da Zirma: il mio ricordo comprende dirigibili che volano in tutti i sensi all'altezza delle finestre, vie di botteghe dove si disegnano tatuaggi sulla pelle ai marinai, treni sotterranei stipati di donne obese in preda all'afa. I compagni che erano con me nel viaggio invece giurano d'aver visto un solo dirigibile librarsi tra le guglie della città, un solo tatuatore disporre sul suo panchetto aghi e inchiostri e disegni traforati, una sola donna-cannone farsi vento sulla piattaforma d'un vagone. La memoria è ridondante: ripete i segni perché la città cominci a esistere.
Ho sognato una rivoluzione

in copertina: Vita quotidiana partigiana di Adriana Filippi – in mostra permanente al Museo della Resistenza di Boves Inizio subito condividendo una realtà (che abbiamo già consigliato qui) di cui scopro continuamente cose e che mi entusiasma ogni volta: la rivista di arti e letterature arabe contemporanee Arabpop. Proprio rileggendo…
Consigli del mese di aprile

#serieTV – Supersex Con un racconto profondo, avvincente e fuori dagli schemi, la serie tv targata Netflix, narra l’infanzia e la vita di Rocco Tano. Semplice ragazzo di Ortona destinato a diventare Rocco Siffredi, uno dei più famosi pornodivi del mondo. #mostra – Ritorni. Da Modigliani a Morandi La mostra …
Påskkäring: la strega pasquale svedese
#2_MESTRUAZIONE
L’urgenza civile del Raboni di ‘Ultimi versi’

Critico teatrale e letterario, dirigente editoriale brillante, straordinario traduttore, Giovanni Raboni è stato anche e soprattutto uno scrittore di versi – così preferiva essere definito, trovando la parola poeta fin troppo solenne. Campione della poesia colloquiale, reputava che il linguaggio poetico dovesse tenere conto del modo in cui parliamo e non…
“Conquistata da chissà che mano” di Goliarda Sapienza

Il breve testo che segue è tratto dalla raccolta di racconti postuma della scrittrice catanese Goliarda Sapienza, Destino coatto. Ci restituisce un profilo maschile patologico, dalle movenze tossiche, il cui ego spropositato non si accontenta di “possedere” i momenti di veglia della “sua” Linuccia, ma pretende di occuparne persino i…