1. Amalia Guglielminetti – Figura multiforme, è stata in grado di muoversi agilmente nei circoli culturali torinesi, dando vita ad un personaggio intrigante. Le sue opere, tra cui Le vergini folli e Le seduzioni, hanno catturato l’attenzione della critica già dal 1907. Esplora il tema della seduzione e delle passioni, la figura della femme fatale, creando un immaginario romantico e simbolista di carattere.
TIP – Mollezze da Le seduzioni
2. Sibilla Aleramo – La vita di Rina Faccio, vero nome della Aleramo, è stata densa di vicissitudini. Nata nel 1876, è ricordata come una delle prime scrittrici femministe del Novecento. La sua opera più celebre, Una donna, include numerosi aspetti biografici: le imposizioni sociali subite dalle donne, le relazioni matrimoniali costrittive e violente, la figura troppo opprimente della donna-madre.
TIP – Morte, m’hai sentita? da Momenti
3. Gian Pietro Lucini – Caso peculiare della letteratura italiana, la sua produzione è stata definita un’alternativa alle poetiche del suo tempo. Critica ferocemente le istituzioni, attacca i borghesi, ma colpisce anche l’opposizione ufficiale. Lucini estende la sua lotta anche al campo culturale-letterario, opponendosi alle soluzioni dannunziane, tenta una poesia che rifiuti la purezza linguistica.
TIP – Letture di Eva Biondina da La solita canzone del Melibeo
4. Corrado Govoni – La produzione di Govoni è ricerca e sperimentazione. Abbandona i modelli simbolisti francesi e l’influenza di Pascoli e d’Annunzio alle prime opere, celebrando finalmente, in Fuochi d’artifizio, la sua emancipazione letteraria: l’anti-sublime, l’anti-letterario, il disordine, il caos e lo stupore trionfano.
TIP – Camera sperimentale da Rarefazioni e parole in libertà
5. Sergio Corazzini – Il verso Tutta la dolce, rassegnata tristezza della mia vita è in un pensiero di morte sintetizza il tormento del giovane poeta Corazzini, uno dei più misconosciuti poeti del primo ‘900. Corazzini condivide con i crepuscolari una profonda inquietudine esistenziale, punto di riferimento per le nuove generazioni di poeti.
TIP – Desolazione del povero poeta sentimentale da Piccolo libro inutile